Purtroppo con la Mini-Me la storia del peso ha inciso o meglio io, mamma alle prime armi me ne sono fatta un cruccio, ma non per mia volontà ma perché le persone che incontravo (anche quelle che incontravo per la prima volta) non facevano che sottolinearmi che era piccolina, mi hanno guardata come una mamma degenere e sconsiderata solo perché a 10 giorni dalla nascita l’ho portata con me al centro commerciale, è vero la Mini-Me era piccolina ma sana come un pesce.
Con la seconda gravidanza ho imparato che la salute e i figli (soprattutto) non si valutano un “tanto al chilo”, che sebbene la Mini-Mini fosse un po’ più ciccia della Mini-Me (ma non di tanto eh…4 etti) il suo percorso fuori dalla pancia con l’alimentazione è diverso.
Anche nelle nascite premature non è il peso l’ago della bilancia che decreta se un bimbo crescerà forte o meno, ho visto scriccioli di pochi etti superare crisi così come bimbi che avevano superato il chilo non farcela.
Il 17 novembre si celebrerà la Giornata Mondiale della Prematurità, sono sempre maggiori le nascite premature e questa data vuole focalizzare l’attenzione sulla prevenzione del parto prematuro.
Interessiamoci delle problematiche di una nascita prematura e non focalizziamoci sul peso, che è solo una conseguenza di un bimbo che nasce prima della 37esima settimana, la sua immaturità fisica è quello che preoccupa di più.