Non mi capita spesso di leggere libri di poesia, la mia cultura in merito si é fermata ad una raccolta di Nazim Hikmet, poi sono stata affascinata da questo libro e le poesie contenute, che sono uno spaccato di vita di Rupi Kaur, le ho lette una via l’altra e dentro mi si é smosso qualcosa.
Penso che leggendo le parole di Rupi Kaur, tutte noi donne possiamo riconoscerci in una o più frasi, quelle d’amore e di perdita sono quelle in cui mi ci riconosco di più, alcune poesie sono accompagnate dagli schizzi della stessa autrice, vi assicuro che alcune poesie sono inscindibili dal disegno e viceversa.
Le poesie sulle ferite parlano della vita di Rupi Kaur, del suo rapporto con il padre, della sua condizione di donna nel suo paese.
Le poesie sull’amore sono passionali, struggenti, intense a volte ricche di erotismo.
Le poesie sulla perdita parlano della fine di quell’amore totalizzante che solo qualche pagina prima ci aveva acceso il petto, ma anche della fragilità psicologica, la sofferenza.
Le poesie sul guarire sono un vero balsamo per le ferite, sono una nuova pelle che si riforma, sono l’amore per sé stessi.
Questa raccolta di poesia l’ho amata, l’amo e l’ameró e la consiglio a tutte le donne, per le emozioni che ne scaturiscono e per una miglior apertura grazie alla schiettezza di Rupi Kaur.