Sono stata molto combattuta sullo scrivere questo post, il Napoli ha vinto il suo 3 scudetto e io non sono tifosa. Cosa scrivo? “Non ci dimentichiamo l’acqua e il gas aperti” è stato già detto? Troisi commentava così il primo scudetto, poi arrivó il secondo e io me lo ricordo come fosse ieri eppure di tempo all’arrivo del terzo ne é trascorso tanto. Maradona ha rappresentato tanto per il Napoli calcio e per la città e senza di lui la squadra è come se fosse stata vittima di un perpetuo sortilegio. Non seguo il calcio lo ribadisco, ma in quest’anno calcistico ho spesso sentito dire anche dai non tifosi che il Napoli stava disputando un buon campionato con bravura e costanza. Per questo quando leggo le parole di chi ha vinto tanto piccate e rosicone mi dispiaccio, perché se è meritato è giusto che si vinca, si esulti e si festeggi e se siamo esagerati nei festeggiamenti è perché siamo stati abituati a sudarcele le cose. A noi napoletani le cose non sono mai arrivate senza fatica e questo ci ha aiutato nel tempo ad apprezzare e a festeggiare. C’è solo una cosa che abbiamo ricevuto in maniera del tutto gratuita e quella è la bellezza della città: il golfo, il Vesuvio, il lungomare, il clima non l’abbiamo chiesta ma è arrivata, forse i napoletani stanno simpatici a qualcuno lassù. E ieri sera nella mia camera da letto romana nel vedere le immagini della mia città illuminata dai fuochi d’artificio mi sono emozionata e ho gioito; perché un napoletano festeggia sempre ogni traguardo raggiunto dalla propria terra.
Chello ch’è stato è stato… Basta, ricomincio da tre.
Da zero.
Eh?
Da zero: ricomincio da zero.
Nossignore, ricomincio da… cioè… Tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggi’a perdere pure chelle? Aggi’a ricomincià da zero? Da tre! [Ricomincio da tre- Troisi]
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