Come hai detto che ti chiami?

Simona con la quale condivido la non passione per il nostro nome, non é solo una blogger che seguo, una scrittrice, é soprattutto un’amica. Un’amica che mi fa schiantare dalle risate ad ogni suo post (provate un po’ ad immaginare di persona) e della quale colleziono le sue creature, fin dal primo libro, io sono quella che lo compra subito, accantona quello che sta leggendo per leggere gli scritti di Simona e che subito dopo le scrive:”ecco, brava…aspetto il prossimo”.

Il prossimo é arrivato anche questa volta e finalmente in cartaceo, appena Simona ha dato l’annuncio della nascita mi sono (come consuetudine) fiondata su Amazon per fare il mio acquisto, poi mi sono imbattuta in “leggi un estratto” cosa che per ovvi motivi non faccio mai e…dopo l’estratto ho comprato anche l’ebook. Non potevo aspettare l’arrivo del cartaceo ormai in questa storia c’ero già con tutti e due i piedi.

Il libro ben più corposo dei precedenti (come piace a me) mi ha preso, la protagonista l’ho amata per le battute geniali, l’avrei attaccata al muro per la sua tipica paura di amare e soffrire ancora, dopo una storia finita. La sua acidità da controllo sulle emozioni ha rischiato di precludere una storia d’amore capitatale un po’ per caso direttamente a domicilio. Riluttante come un cavallo imbizzarrito Giulia Agrippina Augusta é una appassionata del significato dei nomi, ancor prima di presentarci i personaggi lei gioca sui nomi e sulle caratteristiche che contraddistinguono tutte le persone che gravitano nel suo mondo.

Leggendo questo romanzo non puoi non amare Nonna Italia che ogni sera guarda L’eredità e che tira fuori battute su Carlo Conti, non puoi non amare Gino e la collega saggia del bar in cui si alternano Giulia e il fratello gemello Marco Aurelio.

É un romanzo rosa ironico come solo la Fruzzetti sa fare, sa tenerti incollata alle sue parole, ridere, provare rabbia e sdegno e farti riflettere, tutto in un unico racconto. Mi é sembrato un po’ scontato il finale, ma ci stava anche che qualcuno (i suoi personaggi maschili sono così belli che ve ne innamorerete prima delle protagoniste) mettesse le briglie a quel cavallo pazzo di Giulia Agrippina Augusta.

Insomma un altro centro per Simona, e come di consuetudine dopo aver finito anche questo suo quinto romanzo aspetto impaziente il sesto! 

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